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SENIGALLIA, IL BORGO DELLA POSTA. Dall’Osteria della Posta alla Caserma Avogadro di Casanova

Venerdì 28 giugno, nella Biblioteca Antonelliana di Senigallia, è stato presentato ad un numeroso pubblico qualificato e attento il libro di Giuseppe Santoni e Paolo Formiconi Senigallia, il Borgo della Posta. Dall’Osteria della Posta alla Caserma Avogadro di Casanova” , la cui pubblicazione è stata patrocinata dal Comune di Senigallia e dalla Biblioteca Antonelliana.

Dopo la breve introduzione dell’assessore alla Cultura Simonetta Bucari, il sindaco Maurizio Mangialardi ha introdotto i lavori con una panoramica sui principali interventi urbanistici recentemente realizzati nel centro storico, focalizzando poi l’attenzione su quelli che potrebbero essere gli sviluppi futuri del quartiere, una volta denominato via della Posta Vecchia – attuale via delle Caserme – oggetto della ricerca. Il Sindaco ha pure anticipato ai presenti che, in un futuro non troppo lontano, è prevedibile la possibile destinazione a scopi civili dell’area che, stante la sua posizione centrale, costituirebbe il completamento del secondo ampliamento settecentesca, di fatto mai realizzato.

Il professor Carlo Pongetti, prof. ordinario di Geografia nonché Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, con una articolata prolusione sui temi della città storica, ha contestualizzato i vari aspetti presenti quali i Portici Ercolani e il Palazzo Micciarelli (con tutte le difficoltà incontrate per cercare di completare un progetto che di fatto non ha mai visto la sua conclusione) nonché gli aspetti, come scrive lui stesso nella prefazione al volume, legati al “limite naturale costituito dal fiume”, a cui si sovrappone “il limite invalicabile della struttura militare”: «Uno spazio dentro le mura ma inaccessibile, contiguo topograficamente eppure lontano psicologicamente, vera e propria eterotopia, tanto definita in sé quanto alienata rispetto agli altri spazi sociali della città».

Gli autori infine hanno approfondito, con immagini e filmati, i vari aspetti della ricerca che attraversa molte fasi storiche della città: la storica via della Posta Vecchia, utilizzata fin da tempi immemorabili, la seconda ampliazione settecentesca della città, con la deviazione del fiume Misa e le varie opzioni che si sono presentate ai progettisti di allora, l’esigenza del periodo napoleonico di acquartieramento delle truppe, che non trovando spazi disponibili, individua quindi nuovi spazi per la cavalleria e per i numerosi soldati fino a che, verso la metà dell’Ottocento, Vincenzo Ghinelli progetta due volte la Caserma, che disegna in forma praticamente simile a quella odierna.

Per non parlare poi delle numerose modifiche cha l’edificio ha avuto la zona nel corso del Novecento, con continue trasformazioni e rifacimenti per adattarlo alle esigenze dei vari corpi militari di stanza, di cui il più rilevante è stata la destinazione a Scuola di polizia, avvenuta a cavallo tra la fine degli anni ‘80 e ’90 del secolo appena trascorso.

Gli autori hanno tenuto a sottolineare poi la necessità per la città di un proficuo recupero della zona a vantaggio dell’intera comunità e hanno ricordato che lo spazio militare occupa un’area di circa 2,2 ettari in pieno centro cittadino, all’interno delle mura settecentesche e nasconde alla vista dei più centinaia di metri lineari di mura settecentesche.

Il volume di 140 pagine stampato interamente a colori è arricchito con oltre 190 immagini di cui moltissime inedite.

Allegati

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pdf Senigallia il Borgo della Posta 6 MB