Esplora contenuti correlati

1. A cosa serve il contratto di fiume

Il percorso per la costruzione del Contratto di Fiume del bacino idrografico Misa/Nevola, avviato nell’autunno del 2014, grazie anche all’iniziativa di Legambiente e Fidapa – del tutto analogo nelle finalità e modalità ad altri CdF  in via di elaborazione nella nostra Regione – mira a dotare il territorio delle valli Misa/Nevola di un innovativo strumento di programmazione negoziata per l’adozione di un sistema di regole condivise nella gestione del bacino idrografico e nella pianificazione, coordinata ed efficace, degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

La stessa Regione Marche ha aderito con delibera n.1470 del 29/XII/2914 alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume ed ha costituito il Tavolo Tecnico Regionale Permanente di coordinamento dei CdF.

Il Comitato promotore, costituito dai comuni delle valli del Misa e del Nevola, dalla Regione, dal Consorzio di Bonifica, da associazioni economiche e di categoria, da ordini professionali e da altri stakolders, si compone al momento di trentuno elementi, costituendo un organismo rappresentativo  molto significativo e qualificato che tende a costruire un  processo di programmazione negoziata e partecipata, su base volontaria, volto al contenimento del degrado eco-paesaggistico e alla riqualificazione dei territori del bacino idrografico Misa-Nevola.

A seguire sono elencate tutte le azioni per il conseguimento dell’obiettivo.

Tra i link la sezione del sito della Regione Marche relativa al Contratto di Fiume.


La sezione del sito della Regione Marche relativa al contratto di fiume