Alghero, Arzachena, Bibbona, Caorle, Castagneto Carducci, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Chioggia, Comacchio, Grado, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Piombino, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Senigallia, Sorrento, Taormina, Viareggio, Vieste:
le comunità marine del G20s da sole attraggono 50 milioni di presenze turistiche, il 12% delle presenze turistiche complessive in Italia.
Diffuso ieri pomeriggio il testo della proposta di legge, primi firmatari gli onorevoli Andreuzza, Caramanna, Cavo e Squeri con un gruppo di parlamentari della compagine governativa, sulla “Istituzione della qualifica di comunità marina o lacuale e disposizioni per il sostegno all’erogazione dei servizi pubblici nei comuni soggetti a rilevanti variazioni della popolazione conseguenti alla pressione turistica” ha iniziato il proprio iter parlamentare. Annunciato durante il summit del network G20Spiagge di Alghero, ora i sindaci delle maggiori località balneari italiane hanno finalmente una prospettiva positiva e certa che, oltre a riconoscere 6 anni di attività per il raggiungimento di questo risultato, indica una ragionevole conclusione del percorso entro la legislatura.
“Senigallia, con la sua lunga tradizione di accoglienza, è pronta a fare la sua parte. Questo disegno di legge è uno strumento che ci permetterà di affrontare con maggiore efficacia le sfide quotidiane e di valorizzare il nostro ruolo nel panorama turistico nazionale. - afferma il Sindaco Massimo Olivetti”.
Il testo della proposta di legge riconosce tutti gli aspetti da sempre sostenuti dal G20Spiagge e inseriti sulla base delle esperienze dirette dei comuni. In particolare: il ruolo strategico per il Paese dell’economia turistica balneare, il rapporto tra residenti e turisti durante le stagioni di vacanza, il ruolo delle Regioni e, infine, la determinazione delle risorse necessarie.