Cos'è
Mise en Scène, immagini e libri dalla collezione Donata Pizzi si caratterizza per un’accurata selezione di pubblicazioni d’artista e relative immagini fotografiche, un’occasione per indagare l’importanza dell’opera d’arte in forma di libro nelle sue più svariate declinazioni.
Attraverso i libri in mostra sarà possibile indagare l’evoluzione del linguaggio fotografico, dalle pionieristiche immagini di Lisetta Carmi, alle opere sperimentali di Marina Ballo Charmet e Alessandra Spranzi, fino ai più recenti esercizi linguistici di Claudia Petraroli, Sara Rossi e altre significative autrici del panorama internazionale. A partire dagli anni Sessanta la fotografia è stata capace di riflettere sui principali cambiamenti socio-politici, e le opere in collezione li documentano e analizzano da un osservatorio speciale, tutto al femminile: il corpo e le sue trasformazioni, l’esperienza quotidiana e la vita familiare, il rapporto tra memoria privata e collettiva, il dialogo tra fotografia e altri linguaggi. Proprio su quest’ultimo punto si basa il cuore della mostra che parte dai libri per “esploderli” nello spazio espositivo.
Il percorso espositivo consente un’analisi accurata delle mutazioni in ambito editoriale: dai libri d’artista più sperimentali, ai cataloghi fotografici istituzionali, alle agili autoproduzioni di oggi. La trasversalità del linguaggio visivo, i rapporti sempre più stretti tra fotografia e arte contemporanea, portano le autrici a utilizzare il mezzo fotografico in relazione ad altre ricerche espressive; pertanto, la mostra rileva questa importante evoluzione della creatività al femminile. L’esposizione propone anche una piccola selezione di video d’artista in modo da fare apprezzare al pubblico come lo stile e la riflessione delle singole autrici esposte possa manifestarsi in più linguaggi contemporaneamente: il libro d’artista, la stampa fotografica, la ricerca video. A questi si aggiunge una selezione di video in cui i libri vengono manualmente sfogliati. La mostra è accompagnata da una pubblicazione bilingue, edita da Danilo Montanari Editore, concepita come un’opera corale, dove le immagini delle
autrici selezionate si incontrano per la prima volta e dialogano tra loro, avendo il libro come elemento che le accomuna.
Le Fotografe
Eleonora Agostini, Meris Angioletti, Daniela Ardiri, Marina Ballo Charmet, Mariella Bettineschi, Fatma Bučak, Giulia Caira, Marcella Campagnano, Marcella Campagnano, Marcella Campagnano, Silvia Camporesi, Lisetta Carmi, Monica Carocci, Francesca Catastini, Francesca Catellani, Daniela Comani, Marilisa Cosello, Erminia De Luca, Martina Della Valle, Bruna Esposito, Eva Frapiccini, Elena Franco, Bruna Ginammi, Valentina Loffredo, Giulia Marchi, Allegra Martin, Malena Mazza, Sofia Masini, Tomaso Binga, Ottonella Mocellin, Brigitte Niedermair, Claudia Petraroli, Luisa Rabbia, Giada Ripa, Silvia Rosi, Sara Rossi, Marinella Senatore, Alessandra Spranzi, Sofia Uslenghi, Alba Zari.
I Libri
Elisa Abela, Valentina Abenavoli, Paola Agosti, Martina Bacigalupo, Isabella Balena, Letizia Battaglia, Betty Bee, Elisabetta Benassi, Alessia Bernardini, Husni Bey, Silvia Bigi, Giovanna Borgese, Anna Valeria Borsari, Giovanna Brogna Sonnino, Alessandra Calò, Francesca Cao, Carla Cerati, Valeria Cherchi, Margherita Chiarva, Augusta Conchiglia, Francesca Cristin, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Simona Ghizzoni, Laura Grisi, Ketty La Rocca, Luisa Lambri, Sonia Lenzi, Rachele Maistrello, Lucia Marcucci, Paola Mattioli, Libera Mazzoleni, Maddalena Migliore, Antonella Monzoni, Antonia Mulas, Fregni Nagler, Cristina Nunez, Cristina Omenetto, Stephanie Oursler, Michela Palermo, Lina Pallotta, Susanna Pozzoli, Jessica Raimondi, Moira Ricci, Sharon Ritossa, Marialba Russo, Lori Sammartino, Adriana Sartogo, Bianca Sforni, Shobha, Nerina Toci, Francesca Todde, Nicoletta Deva Tortone, Ilaria Turba, Giorgia Valli, Martina Zanin
La mostra è stata promossa dalla Regione Marche nell’ambito del progetto Senigallia Città della Fotografia e organizzata dal Comune di Senigallia in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e dell’Associazione Collezione Donata Pizzi.