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IL CLIMA DELLE MARCHE E DELL’ITALIA CENTRALE NEL SEICENTO. Il tempo raccontato e la nascita della meteorologia

La rivista di storia regionale Marca/Marche, Andrea Livi Editore, ha pubblicato nel numero 4 del mese di giugno 2015, un numero monografico sull’Appennino marchigiano che raccoglie numerosi contributi tra i quali la ricerca di Rossano Morici Il clima delle Marche e dell’Italia Centrale nel Seicento. Il tempo raccontato e la nascita della meteorologia.

Si tratta di uno dei periodi più freddi della “Piccola Era Glaciale”, con gelidi inverni, grandi nevicate, intense piogge e alluvioni, siccità e gravi carestie. Alla base dello studio sono in massima parte memorie, annali e corrispondenze, preziosi documenti alcuni dei quali in possesso della Biblioteca Antonelliana.

Tra le opere contemporanee che rappresentano un riferimento indispensabile a ogni ricerca sul clima storico, sono fondamentali quelle di Emmanuel Le Roy Ladurie, storico francese fondatore della Storia del clima; gli studi contemporanei glaciologici e fenologici del bernese Christian Pfister; e, tra gli italiani, quelli di Dario Camuffo e Chiara Bertolin dell’Università di Padova.

Tra le opere antiche, il primo grande panorama storico-climatico inerente l’agricoltura esteso su sei secoli, che il settecentesco Giovanni Targioni Tozzetti raccolse sotto il titolo di Alimurgia; gli Annali delle epidemie del medico e storico ottocentesco Alfonso Corradi; le ricognizioni storico-climatiche prodotte nella seconda metà del secolo scorso da Antonio Veggiani, e, localmente nella contemporaneità, quelle di Carlo Vernelli riguardanti la crisi demografica e le vicende meteorologiche a Jesi nel primo Seicento.

Il contesto climatico è quello della Piccola Era Glaciale; quello sociale la grave crisi economica e politica europea generata dalla guerra dei Trent’Anni e dalle sue conseguenze: il forte espansionismo coloniale, le grandi disparità sociali associate alla ferocia sanguinaria dei poteri dominanti nei confronti del popolo, le spaventose carestie e le paurose e terribili epidemie di peste.

Lo studio di Rossano Morici viene qui pubblicato in ragione dell’interesse dell’argomento, e del fatto esso si è potuto valere di depositi archivistici della nostra biblioteca, contribuendo in tal modo alla valorizzazione e alla conoscenza di questo patrimonio.

Dello stesso autore il sito della nostra biblioteca accoglie anche altri lavori: Quando l’acqua faceva maleL’acqua del sindaco nel nuovo millennioChiare fresche dolci acque di Senigallia e Il clima raccontato da un cronista senigalliese del Settecento.

di Italo Pelinga (Direttore della Biblioteca Antonelliana)