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Sottoscritto il contratto di fiume

29 Marzo 2024

Ieri, nella sala del Consiglio Comunale di Senigallia, è stato sottoscritto dalla Regione Marche, da tutti i Comuni delle Valli Misa e Nevola, da tutti gli stakeholder che hanno partecipato ai lavori (le associazioni di categoria, le associazioni sindacali, di volontariato, culturali ed i Comitati degli alluvionati) il contratto di fiume.

Si tratta di una pietra miliare per la gestione del nostro territorio.

Grazie al contratto di Fiume operativo, infatti, si potranno avere tutti gli strumenti necessari ed essenziali per la gestione e la sicurezza del fiume Misa e Nevola ed anche un tavolo di confronto per migliorare e far crescere i territori attraversati dai nostri due fiumi.

Alla sottoscrizione erano presenti l’Assessore Regionale Aguzzi, il Sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, il Sindaco di Barbara Riccardo Pasqualini, il Sindaco di Trecastelli Marco Sebastianelli, il Sindaco di Corinaldo Gianni Aloisi, l’Assessore del Comune di Ostra Alberto Agarbati, altri assessori, consiglieri comunali, i rappresentanti di tutte le Associazioni che hanno partecipato ai lavori come stakeholder, nonché i componenti della Segreteria del Contratto di Fiume ed i funzionari regionali che hanno seguito in tutti questi anni il lavoro dell’assise.

Grande soddisfazione da parte di tutti per questo importante risultato raggiunto di 10 anni di confronto e discussione tra tutti i soggetti coinvolti nella redazione, in particolare dall’Assessore all’ambiente di Senigallia Elena Campagnolo, che in questi anni del suo mandato si è spesa senza sosta per raggiungere questo difficile obbiettivo.

Ricordiamo che questo è uno dei primi contratti di fiume sottoscritti in Italia ed è davvero un grande vanto essere riusciti a raggiungere questo storico traguardo.

Da oggi inizia la seconda fase, quella in cui verranno messe in atto tutte quelle azioni che permetteranno di raggiungere quegli obiettivi concordati da tutti i soggetti sottoscrittori.

Una ottima notizia per tutti i cittadini delle Valli del Misa e del Nevola, che speriamo potranno guardare ai nostri fiumi non come una minaccia ma come una risorsa.